mercoledì 11 marzo 2009
Perplessità
Leggo questo articolo.
Ora.
Prima di tutto non è vero che questo sistema di scannerizzazione umana (che sembra uscito da Atto di Forza) è attivo da oggi negli Stati Uniti a Salt Lake City perché settimana scorsa io ci sono passato all'aeroporto di San Francisco.
Poi.
Che alcuni passeggeri siano perplessi io non lo capisco. E non solo perché a me, se mi vedono nudo, viene da dire "e 'sticazzi?" – non capisco tutta questa ossessione per la privacy, volete controllarmi il cellulare, sapere dove sono, registrare le telefonate? Volete postare le mie foto mezze nude sulle spiagge di Bellaria? Sempre 'sticazzi mi viene da dire. Ma davvero pensate che freghi a qualcuno? È solo una delle tante scuse per approvare decreti legge da regime e prendere per il naso la povera gente. D'altra parte Facebook ha dimostrato che la povera gente della privacy non sa che farsene, vista la quantità di foto seminude postate o di informazioni personali fornite a chiunque – ma non è questo il problema. Il sistema, almeno fino a quando l'ho provato io venerdì e credo sia ancora così, è a scelta. Cioé non sei obbligato a passarci, puoi fare la coda in dieci altre postazioni con metal detector classico. Tu decidi se passarci dentro. Quindi che minaccia alla privacy è?
Non sarebbe più logico apprezzare gli sforzi fatti per impedire che qualcuno porti armi di qualunque tipo sugli aerei? Per una volta che si cerca di prevenire...
Al limite verrebbe da chiedermi se provoca o no radiazioni e simpatici effetti collaterali non previsti. Per ora non mi è cresciuto un terzo capezzolo, quindi sto tranquillo.
Perché questo post? Perché mi sono stancato del pressapochismo, mi sono stancato del giornalismo male-informato (tempo fa scrissi, sempre alla Repubblica online, per far cambiare un servizio video che parlava del bieco uso che la Disney fa dei suoi film di animazione per fare propaganda contro i regimi mondiali nemici degli Stati Uniti: non ho scritto per il servizio in sé, ma perché per dimostrare la teoria si utilizzava Anastasia che non è, notoriamente, un film Disney), giornalismo, dicevo, male-informato che tende a creare paura, che spinge la gente a temere tutto quello che non conosce, a desiderare di essere lasciata in pace in casa propria con il proprio tostapane (come dicevano in Quinto Potere) e a desiderare che alle cose grosse ci pensi qualcun altro. E questo, io penso, è sbagliato.
"Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!"
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