venerdì 12 marzo 2010

I believe


Io credo, a volte, che è meglio la maledizione di Ed Wood. Che fai le cose col cuore e vengono una schifezza e non te le produce nessuno e te ne vai sotto la pioggia, insieme all'amore della tua vita, con un maglione d'angora addosso.
Piuttosto, invece, che la maledizione di Tim. Che è quella di molti. Che fai le cose per i soldi e vengono una schifezza e tutti lo vanno a vedere e ti stringono la mano e dicono bravo. Ecco, non credo di volerla questa maledizione. Alice in Wonderland è un film vergognoso. Perché non ha nemmeno una briciola di emozione, perché persino Johnny Depp non capisce cosa sta facendo. Perché il Pianeta delle Scimmie era scritto meglio e girato meglio.
Insomma non mi è piaciuto. Soprattutto perché non è Alice, nel senso che non è - nemmeno nell'ambito dei seguiti - un'accettabile versione di Alice. Non c'è niente di quella totale, irreprensibile follia che contraddistingueva i libri di Carroll o il primo film Disney se è per questo. Quella follia che ti diceva che il mondo è così assurdo che non lo puoi controllare. Nel bene e nel male.

Poi, io ho scritto l'adattamento a fumetti per la Disney. E mi è piaciuto. Da morire. Principalmente perché ho tolto un sacco di cose che non tornavano per motivi di spazio e alla fine mi sembra sia venuto un lavoro bellissimo.

Poi perché i disegni di Max Narciso sono semplicemente splendidi. Geniali. E io ho sempre voluto lavorare con lui su un progetto. Finalmente ci sono riuscito. Godetevi ogni sfumatura, ogni ombra, ogni silhouette. Se le guardate bene scoprite che si muovono sotto i vostri occhi. Qui vi metto una tavola in clean-up (che trovate anche nel making of fatto dal mio studio).





Poi perché Tim Burton in persona ha letto la mia sceneggiatura e l'ha approvata. E io Tim Burton, nonostante Alice, La Sposa Cadavere, La Fabbrica di Cioccolato e soprattutto nonostante Sweeny Todd (un sacco di nonostante), lo amo profondamente. Lo venero. Per Edward, per Nightmare, per Batman (1 e 2), per Big Fish che mi fa piangere e per Beetlejuice. Prendetemi in giro, ma è come una donna che ti tradisce e ti ruba i soldi per drogarsi e tratta di merda però sai che una volta ti ha salvato la vita. Tu la lasci la donna, ma per te resta la persona più importante del mondo. Ecco. Tim Burton ora naufraga nel mare dello stupido ma ha toccato il cuore delle cose un tempo.

E poi. In fondo. Io credo che si possa, nonostante tutto, avere speranza. Lottare per recuperare l'irrecuperabile. Il cuore di Tim Burton e il senso di questo Paese. Un pezzo alla volta, come le formichine.
(comunque vaffanculo)