lunedì 26 ottobre 2009

Lost in Disillusion


Se fossi uno con il potere, e non lo sono, ma se fossi uno che ha bisogno di mantenere il controllo, di conquistare spazi e impedire ribellioni perché mi piace la sottomissione imbecille, se fossi uno così e volessi tutte le regioni di un paese dalla mia parte, per dire, per prima cosa mi procurerei un video rubato del presidente di una di quelle regioni. Un video pesante, uno di quelli che non si può far finta che non ci siano. E lo manderei ai sottoposti dei sottoposti dei miei sottoposti. Ma non farei sapere chi l'ha mandato. Userei una trans come tramite, poi la farei fuori, tanto chi ci bada?
E a questo punto lo farei ricattare per bene, quel presidente, e con i soldi ungerei il meccanismo dei sottoposti. Poi farei scoppiare la bomba.
BAM
E pianti e crisi e al suo partito che già è a pezzi ci polverizzerei i resti. Poi a un certo punto, se fossi uno con il potere, siccome il potere e l'autorità sarebbero tutto per me, ma di più lo sarebbe la minaccia concreta, a un certo punto farei una dichiarazione pubblica così, dal nulla. Che nessuno avrebbe manco pensato di additarmi o nominarmi. E io mi ci infilerei invece. Dicendo una cosa tipo:
Cioè io lo avevo avvertito. Gliel'avevo detto che avevano un video su di lui.
Così chi vuole capire capisce. Capito?

Ma io non sono un cazzo, io mica ce l'ho il potere. Sono uno che non gliene frega niente di cosa fa la gente a letto che sono affaracci suoi. Io invento storie e persone per lavoro. E basta.
E questa è solo una storia con delle persone.

giovedì 15 ottobre 2009

tUPolino


Ultimora.
Sul numero di questa e della prossima settimana di TOPOLINO troverete la graphic novel "UP", ovvero l'adattamento a fumetti del nuovo film della Pixar - sceneggiato da me e mirabolamente disegnato da Emilio Urbano e Luca Usai (+ colori spettacolari di De Giuseppe, Fontana, Kawaii, Scolari e Vogt).

E non è venuta affatto male, secondo me. Leggendola mi sono sorpreso. Un poco, senza esagerare, sono migliorato. Fare questa cosa, adattare una storia in progress dallo schermo alle vignette, mi ha fatto imparare tantissimo sul fumetto. E mi ha fatto andare nei Pixar Studios già 3 volte.
Che dire, sono contento.


(poi la smetto di bullarmi, promesso)

mercoledì 7 ottobre 2009

103


In edicola c'è il numero 103 di W.i.t.c.h. e l'ho scritto io e sembra che non sia venuto tanto male.
Mi hanno scritto per dirmi che era tempo che non leggevano una storia così delle cinque ragazzine con poteri magici e ne sono molto felice. La cosa divertente è che ho impiegato un terzo del tempo che di solito impiego a scriverle. Forse anche meno. Molto meno.

Un sacco di anni fa, alla radio, sentii un'intervista a Bob Dylan. Che diceva che Like A Rollin' Stone l'aveva scritta in mezz'ora, una notte di tanto tempo prima. E se per un secondo mi sembrò il solito presuntuoso etc, il secondo dopo aggiunse una cosa tipo: "cazzo, non mi riesce più. Adesso impiego dieci volte tanto e scrivo canzoni che non valgono niente."
Non me lo dimenticherò mai, il tono di quel "non mi riesce più".

Funziona davvero così. Che le cose migliori le fai senza pensare, così. Come vengono vengono.
E vengono da sole.