sabato 10 maggio 2008

Osso-Sessione

Questo è uno di quei periodi in cui mi viene solo da urlare il mio vaffanculo al mondo e spaccare teste e orologi con una mazza da baseball molto grossa. Sono troppo nervoso per fare qualsiasi cosa. Sto dando di matto, probabilmente.

"Un orrore così profondo può essere frenato solo da un rito", così diceva Sarah Kane in Crave - che è un po' il circo di tutti i numeri che voleva mostrare, il barnum delle sue scimmie urlatrici.
"Raccontalo
Spiegalo
E resterà lì."

Le cose non funzionano senza, le cose proprio non funzionano. Vado un po' a caso, o, meglio, a caos. Come la farfalla e l'uragano, come l'investigatore olistico di Douglas Adams e il Dale Cooper di Lynch.

Una vecchia recensione di Chiedi alla Polvere:
"Chi non capisce una follia del genere ha poche probabilità di campare facendo lo scrittore. Fante la conosceva, credo, benissimo, e anzi ne fece la musica su cui ballare tutta la sua vita."

Consigli di un genio che ha smesso ed è diventato un mago.
"You will have to commit yourself to writing"

Lo sputo saporito di un vecchio che la sapeva lunga.
"It will do it by
itself and it will keep on doing it
until you die or it dies in you."

E che oltre a fottere e ubriacarsi sapeva anche mentire un gran bene.
"And remember the old dogs
who fought so well [...]
If you think they didn't go crazy
in tiny rooms
just like you're doing now [...]
then you're not ready"

Per me è ok così. Ora esco, stasera bevo birra e poi torno. Ma rivolterei volentieri tutto quanto con un Hank Moody.