THE READER, continua...
Quando Michael chiede ad Hanna cosa ha imparato riguardo al passato, lei risponde che non ha imparato niente, a parte a leggere e scrivere.
E come mi ricorda la Donna Senza Testa nel commento al post precedente c'è la giovane sopravvissuta ai campi che dice: "Se cerca la catarsi vada al cinema o a teatro, non in un campo di sterminio. Non c'è niente in un campo di stremino, niente."
E invece. Alla fine del film (ok, non leggete oltre se non lo avete visto) alla fine del film Michael è con sua figlia sulla tomba di Hanna. Lei chiede chi fosse e lui comincia a raccontare. "Avevo 15 anni, stavo tornando a casa e stavo male..."
Alla fine non è vero che non è venuto fuori niente dal campo di sterminio, non è vero che i morti restano morti e non è vero che lei ha imparato solo a leggere e scrivere. Perché Hanna stessa è diventata una storia, come quelle che amava farsi raccontare. Una storia terribile, orribile e schifosa. Ma pur sempre una storia. E questo conta.
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