Piantiamola con il plurale, piantiamola con il noi. Basta con il 'facciamo qualche modifica qui'. Si tratta di IO e di TE. Non ti sei accorto di niente, troppo impegnato a tenerti il lavoro, che se non stai attento domani ti ritrovi in mezzo a una strada. Troppo impegnato a inculare qualcuno che in fondo la vita è così (allora, ti senti meglio adesso?). Troppo impegnato a commentare l'ultima puntata di XFactor, perché è un programma fatto bene e interessante e bla bla bla.
Lo vedi il bel culo qui accanto? Continua a guardarlo, dai, fai finta di niente. In fondo ti hanno appena privato di una libertà fondamentale, e che sarà mai? Ne hai ancora un sacco. E poi, in fondo, non potrai solamente più decidere cosa fare del TUO corpo. Che vuoi che sia? Anzi, sai che c'è, ci pensa Gasparri, lui che, non avendo chiaramente MAI vissuto nel mondo reale, sta con il partito della vita, il partito vincente. E nessuno, si sa, vuole essere del partito della morte che perde sempre.
Tra uno status di Facebook e l'altro, tra una tetta e un culo andate qui, commentate postate fate qualcosa:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=339466
http://www.lestorie.rai.it/category/0,1067207,1067002-1084792,00.html
Rrobe
AdrianoBarone
Violetta Bellocchio
Si annunciano novità, mia cara e mio caro. Dal 1 aprile 2009 stabilite con un DL d'urgenza firmato da Benedetto XVI multe salatissime e fino a venti anni di carcere duro, regime 41bis, per chi compra i preservativi al di fuori delle feste di gavettoni per la fine dell'anno scolastico.
La domanda è sempre la stessa e, purtroppo, anche la risposta. Ma gli italiani quante bastonate possono prendere prima di dire basta?
Ah, intanto nel mondo succedono queste cose.
2 commenti:
un articolo del genere da Il Giornale non me lo aspettavo...
un po' masochisti e un po' cagasotto, noi italiani.
Che qui a scrivere siamo sempre io mammete e tu!
Come mi girano, caro Ale.
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