Io penso che funzioni così.
Che il cervello ti spinge via i pensieri pesanti, valutando attentamente il tipo di pesantezza. Perché c'hai un sacco di lavoro da fare, perché stai pensando al mutuo che sono trent'anni che dovrai pagare ogni cazzo di mese un sacco di soldi per un buco di casa. Perché la tua azienda non è che vada proprio bene e come se non bastasse a te il tuo lavoro non piace più e vorresti cambiare ma non hai alternative. E poi tra poco vai a farti la settimana bianca e devi cambiare gli sci, non hai i soldi, ma un regalo te lo meriti. E con 'sta crisi la macchina non la cambi di certo, anche se la nuova volvo ti piace un casino. Gli immigrati? Se tutti 'sti romeni violentano le ragazze e rubano nelle case non capisci perché non possiamo mandarli via, che di criminali ci bastavano già i nostri, no? Poi tu non hai mai sopportato la sinistra che attacca Berlusconi, perché lui le cose le dice e le fa. Sempre. E sei proprio stufo di sentir parlare gente che non ha mai fatto un cazzo dalla mattina alla sera, e che volete le battute sugli ebrei e le ragazze carine le facciamo tutti. E la vita è sacra. No?
Io penso che sia così. E non ho la minima intenzione di dire che la vita è o non è sacra. Saranno affari tuoi come la pensi ed Eluana la sta già pagando abbastanza per tutti. E guarda, ultimamente a me sentire parlare D'Alema o Veltroni fa venire un dolorino che non mi abbandona fino alla mattina dopo.
È che poi sento parlare gente come Gasparri, La Russa o Bondi e allora mi viene paura. Sai quando sogni mostri che ti mangiano e gettano nel vuoto e cadi e non respiri e ti svegli come se ci fosse qualcuno nella stanza e piangi e tremi come un bambino? Quella paura lì. Incontrollata. Cosa mi spaventa? Mi spaventa che sappiano quello che stanno facendo. Perché se loro lo sanno allora siamo noi a non saperlo.
Ci sono persone più sveglie e brave di me che ne hanno scritto e detto: per esempio Genna, Eco, Fo. Non voglio entrare in scena dicendo altre cose su Eluana. Voglio entrare in scena dicendo che per la prima volta io, che l'ho schifato e insultato fino a oggi, mi siedo fianco a fianco di Napolitano. Le sue parole sui valori, per me che sono a cavallo di una generazione che non sa nemmeno come si scrive quella parola, erano balle. Volevo che facesse qualcosa. Ero stufo. Poi lui l'ha fatta. Non è che sia un eroe adesso, eh, ha fatto solo il suo lavoro. Non ha firmato un Decreto Legge e non perché non fosse d'accordo con quello che pensa il PDL come un qualsiasi intellettuale un po' schierato. No. Non l'ha firmato perché era chiaramente incostituzionale, negando una sentenza della Cassazione. Che è una cosa che un DL non può fare e nemmeno una legge se è per quello. Perché quello che ci hanno scritto in quella proposta va contro quella cosa che sta alla base di tutto, della destra e della sinistra. E lo stesso la legge che ora stanno cercando di fare. È quella cosa la costituzione che se la togli, credimi, tu non hai nemmeno la libertà di andare a cagare quando senti lo stimolo.
E mi stranisce da morire questa cosa. All'improvviso mi sento coinvolto e non voglio, ho altro cui pensare io, non ci arrivo neanche a capire tutto quello che succede vorrei solo staremene alla larga. Però è come quando sei con una ragazza e ti piace un casino, è così bella che dio non ci credi che sia lì con te ed è così interessante che pensi pure potresti sposarla e farci dei figli, ma non riesci a fare niente e lei se ne va e tu passi il mese seguente a pensare cose tipo "se solo..." "in quel momento avrei potuto..." "sono sicuro che se avessi..." ecco. Il mese non è passato, non se n'è andata, per ora. Sono ancora seduto con lei.
Io penso che se un capo del governo vuole piegare tutti alla sua volontà (e non è il DL il problema è tutto quello che sta facendo da mesi), perché alle spalle ha una fila di leccaculo opportunisti e furbissimi e di ecclesiastici che ancora non si capisce perché possono fare così tanta paura e pressione, allora abbiamo un problema. Grosso, puzzolente e marrone. E ci sta venendo addosso. Ascolta, tu che paghi il mutuo e guardi il Grande Fratello, ascoltami: non è Berlusconi il problema. Non ce l'hanno con lui perché ha i soldi o è basso, credimi. Ha vinto le elezioni e deve governare, nessuno può impedirlo perché sarebbe sbagliato. Ma lui non sta governando secondo le regole. Perché il principio di quello che fa è marcio. Perché se lui lo fa, di calpestare la costituzione, di scavalcare il suo ruolo e comportarsi come un dittatore allora chiunque può farlo. E un giorno potrebbe essere uno che ha i colori opposti e decide che tutti quelli che hanno fatto un mutuo la casa che hanno pagato non ce l'hanno più. E che magari quello che ti ha investito il figlio e violentato la figlia ed è stato condannato a settanta ergastoli be', visto che è suo parente può uscire. E ti scopa la moglie e investe pure te. Non ridere, non scherzo.
Che Eluana muoia o no a questo punto conta poco. Anzi, morta forse renderebbe di più al governo ed era quello che volevano (leggete qui) (e lo dico sapendo che sono già colpevole come tutti gli altri di non saper rispettare né la morte né la vita di una persona - non mi assolvo, non posso e non potete nemmeno voi). Sarebbe la mossa Kansas City perfetta per un colpo di stato invisibile che già si sta attuando fra intercettazioni, immigrati da denunciare e immunità. Mentre saremo tutti a piangere per lei, in un secondo ci ritroveremo senza opposizione, senza potere giudiziario, senza opinioni. La legge passerà, prima o poi e noi non saremo assolti per niente, lo ripeto. Tu non sarai assolto. Sarai coinvolto. Parole come libertà e decenza perderanno di significato. Io non credo che tu voglia vivere in un paese così, perché non hai votato un re e fino a prova contraria credi nella Democrazia, che è un casino, ma non c'è niente di meglio.
Credo, penso, so che in fondo tu vuoi solo stare bene. Ma per stare bene bisogna sempre dire quello che si pensa e difendere quello che si crede importante. Non c'è tanto tempo. Potrebbe essere già tardi.
1 commento:
Ale.
Scrivi molto meglio di come parli.
Questo è quello che vorrei sentirti dire.
E se non vorrai imracciare il fucile, sappi che potrai sempre venire qui in da noi in Belgio.
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