lunedì 22 giugno 2009

Soffocare




Sto soffocando. Non mi resta poi molta aria.

Sarà per le feste di quelle povere stupide che sognano la tv, i soldi, la fama e se la spassano con il presidente di turno nei cessi dei palazzi del potere, che no, non lo stimo perché ancora ce la fa, mi fanno schifo loro che per cinque minuti di niente venderebbero anche... cosa? Non c'è rimasto più niente da vendere. La verità è questa.

Sarà per un referendum affogato nella bava della Lega che esulta propinando ignoranza come rispetto, applaudendo alle piccolezze, rimpicciolendo le parole.

Sarà per una ragazza, una delle tante, che muore in diretta su youtube. Esultiamo! Abbiamo sdoganato la morte finalmente. Ora si esporta colando di rosso da occhi e bocca in un paese come tanti, dove non si capisce mai chi ha ragione, dove si lotta per idee che forse un giorno poi sono sbagliate.

Sarà perché nel mio lavoro ogni giorno mi sento dire che quello che faccio è sbagliato perché - sai - quelli che in America decidono non ne sanno molto di fumetto e bisogna avere pazienza. O perché il prodotto che hai fatto è per poveri intellettuali come te - che mi ricorda vagamente il poveri comunisti di Berlusconi - mentre un bambino di 8 anni vuole cose più semplici con le parole grosse e le immagini grosse. Così il testo è ancora meno e non fanno fatica. Così lo vendiamo di sicuro. Poi va male e allora si ricomincia da capo con qualcos'altro. Applausi e bonus come se piovesse.

Combatto una battaglia persa probabilmente. Ma sono sicuro che in questo paese qualcosa non vada, e sì siamo noi, che se non ricominciamo a dare alla gente non quello che vuole ma quello che non sa di volere, se non li stimoliamo, se non facciamo circolare le idee ci ritroviamo tutti a Villa Certosa a ubriacarci aspettando il nostro turno nel lettone grande.

Francamente non mi sta bene.

1 commento:

dyingmoon ha detto...

Ed è questo che intendevo,mesi fa, parlando di intellettuali, di chi sono, di come possono diffondere.
Si parla di seminare spirito critico. E non c'è un solo, unico modo per farlo.
Ognuno lo fa come sa e come può.
Combattendo battaglie e mirando al cuore delle cose.