giovedì 25 settembre 2008

Llorando


Ho scritto tre tavole per una cosa nuova. E ho pensato ai giorni scorsi. Per un lavoro, che è anche e soprattutto ricerca personale ho conosciuto un mondo nuovo e persone nuove totalmente diverse da quelle che ho mai conosciuto finora. Sono creature strane, donne cannone e donne serpente e donne elettriche, bambini con due teste e meraviglie meccaniche. Un Carnivale, un po' reale un po' no.
Così pesco cose dentro di me come il Bill Lee di Cronenberg infilava le dita nella macchina da scrivere sessuale. Scopando i tasti, sbattendoli e facendosi sbattere, pestandoli mentre fuori la vicina cinquantenne in vestaglia urla come una banshee e non la pianta.

Ho ritrovato un pezzo di Lynch in me. Si muoveva fra i radiatori e sputava orecchie nere e tonde masticate per bene. Eraserhead, Inland Empire, Mulholland Drive etc, youtube è una manna quando vuoi riassaporare qualcosa. Ogni volta che vedo quella scatola blu mi viene paura, ogni volta che sento llorando piango anch'io e poi la barbona che racconta la storia mentre muore davvero, la corsa al rallenty, la musica anni 50, la tipa che investe ogni settimana un cervo in Straight Story. Laura Palmer con il suo diario che quando ero piccolo i miei non volevano comprarmi e io andavo di nascosto in libreria a leggere. Mi ricordo ancora un brano, lei che si mette una mano tra le gambe in mezzo al bosco, solleva un dito umido e lo fa annusare a Bobby - credo fosse Bobby non sono sicuro.

Lynch è uno dei pochi che riesce a parlare il linguaggio dell'inconscio. Non parla al mio cervello, non usa la grammatica e la sintassi, nemmeno quella delle storie. Parla al mio istinto e lo fa con parole che non sento, ma avverto. La cosa che gli ci si avvicina di più è la poesia. E non lo controlli, ogni tanto viene fuori. Non lo descrivi non lo definisci né lo citi. Sì, ok potrei tatuarmi sul braccio 'sometimes my arms bend back' ma poi alla notte non dormirei.
No, stanotte dopotutto me ne viene in mente un'altra di frase.

"Well I can't imagine anything good about being blind and lame at the same time but, still at my age I've seen about all that life has to dish out. I know to separate the wheat from the chaff, and let the small stuff fall away" - Alvin Straight

Poi non so perché penso alla canzone di Topolino - un giorno posterò la versione che ho cantato con Miriam, no Ale non adesso please. Così, in automatico, il mio youtube mentale va alla fine di Full Metal Jacket e tutta la storia dell'inconscio che era venuta tanto bene va farsi fottere.

"I miei pensieri vanno di nuovo ai capezzoli eretti, alle eiaculazione notturne, ai sogni bagnati di Mary Jane Ficarotta, alle fantasie dell'immensa scopata al ritorno a casa. Sono proprio contento di essere vivo, tutto d'un pezzo, e prossimo al congedo... certo vivo in un mondo di merda, questo sì, ma sono vivo... e non ho più paura." - Soldato Joker


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