sabato 12 aprile 2008

winter song


luglio 07
Originally uploaded by overperception
"Conservo di nascosto sempre lo stesso smalto". Do you get it?

C’è una in Jones street, sbattuta in un angolo. È avvolta per metà, la metà che non si vede, in un sacco a pelo verde militare che solo a guardarlo puzza come una fogna a cielo aperto. Si accende una sigaretta. Il tipo che quando ti prende tra le cosce ti ingoia come un croccantino per cani. Sta parlando, ma a nessuno in particolare. Racconta la storia di due cinesi. Dice che le ha conosciute a Shanghai e che Shanghai non esiste.

— Non è come San Francisco, ok? — dice — A Frisco te ne vai sotto il Bay Bridge, ti siedi sul molo, mangi un doppio col formaggio e ci sono quei rompicoglioni dei gabbiani, e hai un buco nella maglietta così grande che sembra un bikini, però tu lo sai che sei in un posto che esiste, giusto? Che un pomeriggio sulla spiaggia a cercare bottiglie per farti qualche soldo ce lo passi sempre. Ma Shanghai no. Shanghai non c'è. È una cazzo di città fantasma. Non ci vive nessuno in quel posto, è solo per i turisti che cercano di fottere a buon mercato e basta.

La ragazza si accende un'altra sigaretta. Dice che le sue amiche a Shanghai ci sono andate per i turisti americani. — Cercano di farsi portare via, perché farsi portare via da un americano è meglio che restare a vivere in un buco che non esiste. Una sera le ho viste bere con due uomini. Si vendevano per 100 dollari, ma i due uomini non ne volevano sapere di pagare 100 dollari, volevano solo portarle a fare un giro. E dicevano e dicevano che è tutto ok, che facevano loro.
— Quelli non erano di sicuro americani, perché io sono americana, e quelli non parlavano neanche per sogno la mia lingua, gli ho detto. Quei tipi sono russi, poco ma sicuro. Erano venuti a cercare merce da vendere, chiaro?
— Adesso viene il bello. Le cinesi lo sapevano. Cazzo sì, sapevano che non erano turisti americani, e come andavano le cose! E hanno detto che fa niente, che andava bene lo stesso. Gesù. Che essere merce è essere qualcosa, invece che un cazzo niente. E io non sapevo che dire. Non so che altro dire.

Le luci di Jones street si spengono e riaccendono, la gente urla, ride, bestemmia in italiano. Fa meno freddo di ieri e domani farà meno freddo di oggi. La ragazza con il cappello si accende l'ultima, poi restituisce l’accendino a un uomo in piedi vicino a lei. Lui si piega, le sfiora i capelli con delicatezza e le dice puttana, baciandole la punta delle dita della mano.

1 commento:

dyingmoon ha detto...

Ora l'ho letta.
Dovrò vederla, San Francisco. èper convincermi che esiste.