giovedì 16 aprile 2009

Questa è l'Italia, Signora


faceme.
Originally uploaded by anna*morosini

Questa è la risposta data dal sindaco de L'Aquila a una giornalista che chiedeva perché un ospedale che aveva l'agibilità al 70% e quindi non poteva stare aperto era invece aperto.
Ora.
Abbiamo paura di perdere quello che abbiamo e come dice mio padre non abbiamo né la voglia né la forza di dire niente. Ci sta. Stiamo seduti nei nostri salotti o nelle nostre cucine a guardare la tv, ricevendo il cibo premasticato, predigerito, preferito. E ci sta bene. "Prodi era un maiale perché rubava, come tutti gli altri, Berlusconi almeno fa le cose. Voi cosa fate?" Questo mi sono sentito dire più volte di quante ne riesca anche solo a ricordare.
No.
Cioé. Viviamo in un paese che forse non ha mai avuto un governo degno di questo nome, ma questo non significa che non si possa fare. Perché se uno stronzo non avesse rotto i coglioni a tutti con le sue macchine volanti ora non voleremmo nemmeno.
Quindi.
Avere un governo decente anche in Italia non è impossibile. Mi chiedo se sia possibile avere un popolo decente. Questo è il problema. E per decente intendo questo:

So che ci sono e ci saranno sempre i ladri, gli assassini, gli stupratori e chi più ne ha più ne metta, ma sappiamo tutti che sono il male. Lo leggiamo nei libri sin dall'asilo.
Fin qui ci siamo.
Il problema è che grazie al potere mediatico di questo presidente del consiglio e dei burattini che lo sostengono da dietro - e per dietro intendo dietro - be' siamo arrivati al punto che imbrogliare, fare i furbi e i prepotenti è una cosa da geni, da eroi, che evadere le tasse e fottere il prossimo è cosa sacra, buona e giusta. Questo come lo cambiamo?
Come facciamo a capire che se ti picchi con uno per un parcheggio già non è normale, ma se tu tiri fuori il coltello e lo pugnali con l'evidente intenzione di ucciderlo e poi lo uccidi e il tuo avvocato difensore (che è pagato per fare 'sto lavoro quindi deve portare a casa la pagnotta) dice che però sei stato aggredito e in fondo il parcheggio lo avevi trovato tu per primo, be' se succede una cosa del genere - non so immagino eh - a questo punto qualcuno dovrebbe urlare: ma sei scemo?
Invece niente.
Invece se fai delle vignette per far riflettere la gente sul fatto che siamo tutti cari e buoni dopo le tragedie, ma prima siamo tutti lì a contare i soldi del nostro tornaconto vendendo anima corpo e virtù di ogni orifizio, allora se fai vignette così devi essere cacciato perché non puoi attaccare le istituzioni in un momento tragico. Ah sì?
A me sembrava che era un buon momento per far capire che ste cose vanno prevenute, che è sempre meglio che curare. La peste nera l'hanno debellata con i vaccini o no? Non la stanno curando, l'hanno proprio prevenuta.

Ragazze, gente che tanto siete solo 25 che mi leggete se va bene, possiamo costruire una coscienza sociale per cui quelli che vanno al mare in Abruzzo e si spacciano per terremotati per stare negli alberghi aggratis vengano impalati sulla pubblica via o quanto meno dileggiati talmente tanto e con tale accanimento che non ce ne siano più?
Perché credo che un serial killer provi più amore per la vita umana di quella gente.

Questo paese ha bisogno di una coscienza collettiva. Siamo esseri umani, porca puttana.

5 commenti:

kietta ha detto...

ok. io sono una dei 25. Iniziamo noi, a dirlo: Porca puttana.

dyingmoon ha detto...

Pienamente d'accordo.
Pensa che ho pure pensato di accettare un'eventuale candidatura politica. E non credo che mi rinnoveranno la proposta.. perchè scomoda. Figlia di una donna scomoda. Epperò qualcosa posso fare lo stesso, no?

Gianmaria Caschetto ha detto...

Caro, io ci sono. Count me in.
Non so bene cosa posso fare, ma ci sono
L'unica cosa che mi piace di questo periodo è che mi sembra più facile individuare i nemici, come in "Guerre Stellari". Darth Vader mica nascondeva le sue intenzioni.
Se so cosa devo combattere mi sembra più facile.
Però l'opposizione costa, amici.
La coscienza ha un prezzo. La resistenza si paga.
Bisogna spendere tempo (il proprio) e risorse. Bisogna essere vigili.
forse se si è in si può fare la stecca, ma comunque costa.
Io non so come si cambiano le cose, non saprei da cosa posso cominciare nel mio piccolo. Ok, pagare le tasse, ma mi pare un po' pochino).

Dobbiamo continuare a mandare lettere ai giornali?
Se serve lo faccio.
Denunciare tutto il denunciabile?
Che ha le palle può anche antrare in politica (magari tenendo un diario, annotando TUTTO) anche se forse è meglio farlo in gruppo, da soli se ne esce schiacciati.

Di solito la prospettiva ci scoraggia, specialmente in Italia.
Tanti sperano che qualcuno indichi la via, ma io non credo nei leader. Sia perché di Gandhi, di Licoln o Mandela ne nascono forse due ogni secolo, sia perché non mi piace affittare la mia coscienza a terzi.
È La cosa più preziosa che abbiamo. Un centimetro. L'ultimo. Non lo avranno mai.

Giorgio Salati ha detto...

sinceramente, io sto disperando.

per molte cose amo l'Italia, ma quello italiano è un popolo che fa le cose solo per il proprio tornaconto. Se ad aver bisogno è il tuo amico allora sei la generosità in persona, ma la coscienza sociale, l'impegno per il bene comune probabilmente non c'è mai stato e mai ci sarà.

Paradossalmente, forse il momento in cui è più interessato ai cittadini del proprio Paese è stato durante il fascismo.

Ma la maggior parte degli italiani hanno aderito al fascismo prima e alla resistenza dopo perché gli CONVENIVA. Quello italiano è il popolo dei singoli che fanno solo le cose che convengono loro.

Per questo, sto disperando. E' un periodo buio che prelude a un periodo buissimo.

Siamo completamente governati dalla mafia.

Ma, come insegna la storia del fascismo, nemmeno le cose peggiori durano per sempre.

Però le cose cambiano radicalmente solo attraverso il sangue. E' questo il problema.

Chissà se un giorno dovremo passare attraverso una guerra, per tornare liberi.

Unknown ha detto...

@kietta: benvenuta, allora. :)

@Dying: certo. Penso che dovresti. Ma penso che dovresti essere ben consapevole di quello cui vai incontro. Da lì in poi sarà tutta in discesa.

@G.: quello che possiamo fare è, lo diceva Calvino, trovare in mezzo all'inferno quello che inferno non è e farlo perdurare e dargli spazio. Scrivendo, disegnando cose che vale la pena, amando nel modo migliore che ci riesce, non sprecando mai. E facendoci delle domande su quello che ci dicono, sempre sempre sempre. Questo è un inizio.
E stare all'erta. Che se ci arriva un Gandhi non lo lasciamo da solo.

@Joe: non lo so nemmeno io. E spero di no, anche se versare il sangue ha significato spesso nella storia dire basta e riconquistare la libertà e la dignità di esseri umani.
Intanto le nostre lucine possono fare qualcosa. Presente quella scena di Top Ten? Un tizio sta morendo e, guardando il cielo, chiede al Grande Giocatore, pure lui morente, se stanno perdendo contro il male visto tutto quel nero. Le stelle, il bene, sono così poche a confronto. E il Giocatore risponde "no, stiamo vincendo. Prima era tutto nero".