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Inception.
Io adoro Nolan. Non per tutto. Ma roba come The Prestige e The Dark Night l'ho amata tanto che gli fonderei una religione. E la prima parte di Inception, più o meno tutto Inception, è quasi così. Quasi però. A parte che mi sono rovinato tutto leggendo per settimane i post di gente che gridava al capolavoro, che si strappava i capelli inneggiando al film che salverà il cinema. Cioè, è un bel film, è molto meno stupido della media di film che la gente va a vedere e sono praticamente andati tutti a vederlo. Ma, sinceramente, davvero vi ha colpito così tanto?
Che devi lasciare andare, che quella cosa fottuta che ti lega anima e corpo al passato e condiziona tutto il tuo vivere non sia la tua ancora di salvezza ma il peso morto che ti trascina giù è un messaggio bellissimo. E lo sento, cazzo se lo sento. Come una lama nelle costole che mi sono infilzato da solo lanciandomi dalle scale. Così come sento i brividi ogni volta che Mal entra in scena. Una cattiva fantastica. Ma poi tutto va a puttane. Esclusi Mal e Dom gli altri personaggi sono solo macchiette - Ellen Page è un personaggio fondamentale, fa tutto, ci porta dentro i sogni e di lei non sappiamo niente, "vuoi venire a fare un lavoro illegale della madonna, sì grazie, ci sediamo su un lettino per una settimana, sì grazie, rischi la vita, sì grazie, ma cosa ti affligge? Gli altri lo sanno? Ti salvo io" ma andiamo cacchio! (per non parlare di Arthur che è l'unico di cui Dom si fida, ma anche di lui non sappiamo niente).
Ok, sono personaggi funzione, come il subconscio, sono il subconscio di Dom. Ci sta. Lo stanno salvando dal senso di colpa di Mal. Ma in questo caso la trama non mi sembra questa gran cosa difficile e originale che dicono tutti. Cioè, dopo 5 minuti sai come andrà a finire - dalla prima volta che si collega nel magazzino Dom non riesce più a far girare la sua trottola, da lì in poi il film scorre liscio e dritto come una freccia. Non c'è sorpresa. Questo non vuol dire che non sia un film scritto con i controcazzi, girato da dio e splendidamente montato. A tratti genio puro. Ma se questo è il film che deve salvare il cinema siamo messi molto, molto male.
Che poi. Mi pieghi i palazzi, mi fai vedere le scale impossibili, mi fai godere con una scena che continua a ruotare - e sei un cazzo di figo che mi alzerei a urlare a braccia aperte - e poi la scena d'azione clou me la metti in una landa innevata con gente che scia e spara all'indietro? E una valanga che George Lucas la faceva meglio (George Lucas degli ultimi 3 Star Wars non quello di un tempo)? Sul serio? James Bond ha fatto di meglio. Trent'anni fa. E anche Dove Osano le Aquile. Mi aspettavo di più, scusa. Preliminari indimenticabili, prima fase da sogno - che manco con Michelle Rodriguez - e poi un coito da schifo. E andiamo.
Vabbé la smetto. È un film molto bello. Sul serio. Geniale. Due ore e venti di esaltazione pura. E vado a rivederlo sicuro. E mi compro il dvd che magari dentro c'è la scena in cui si scopre che Michael Caine e Ellen Page stavano facendo sognare Leonardo di Caprio, era lui il loro soggetto. E l'idea del calcio mi fa esaltare come quando ero piccolo. Ma non è il capolavoro sconvolgente che alcuni dicono. Anzi, lo trovo tanto geniale quanto rassicurante. O forse sono io che mi aspettavo di più da uno che mi ha fatto ribaltare tutto quello che credevo del Joker cinematografico (e ci persi il cuore sul primo Joker, quello di Nicholson, quando avevo 11 anni) e che ha dato voce e volto alla mia vera anima di mago.